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Sebastya

Phone Number: Sebastya Municipality: +970 9 2532430/2532244
Email: info@sabastiya.org.ps
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Sebastya, situato 10 km a nord-ovest di Nablus, è un piccolo villaggio palestinese rinomato per essere circondato da ricchi uliveti e lussureggianti colline le quali, in primavera, si rivestono di fiori colorati. Il villaggio attuale si trova proprio accanto a imponenti resti archeologici.

L'affascinante città vecchia di Sebastya è prevalentemente costituita da architettura in stile mamelucco e ottomano, ma vi è anche una profonda fossa contenente diverse tombe romane.

Il centro del villaggio è dominato dalla moschea di Nabi Yahya, che è stata costruita come la splendida cattedrale crociata di San Giovanni Battista, sul sito della sua presunta sepoltura accanto ai profeti Abdias e Eliseo. Inoltre, non lontano dal centro del paese, si trovano le rovine della chiesa bizantina del Capo (Kniset el-Ras), del V secolo, che si dice sia costruita sopra il luogo che secondo la tradizione vide la decapitazione di Giovanni. Accanto alla basilica bizantina si può vedere un piccolo cimitero cristiano moderno.

Il sito è stato originariamente creato come insediamento agricolo cananeo. Omri (882 - 871 a.C.), il sesto re del Regno del Nord d'Israele, acquisì questa collina in posizione strategica e su di essa costruì la sua nuova capitale. Chiamò la città Samaria, dal precedente proprietario della collina, Shemron (1 Re 16: 21-24). Dopo il 722 a.C., gli Assiri fecero di Samaria la loro capitale provinciale per la Palestina centrale.

Nel 331 a.C., Samaria divenne un villaggio ellenistico, in cui Alessandro Magno fece stazionare migliaia dei suoi soldati macedoni. Gli scavi hanno riportato alla luce tre torri circolari (13 m di diametro) e massicce fortificazioni di epoche successive con torri quadrate, così come abbondanti reperti ellenistici.

Il campo macedone fu distrutto dal Re asmoneo Giovanni Hyrcanusin nel 108 a.C. Tuttavia, dopo la conquista romana nel 63 a.C. e la caduta del Regno degli Asmonei, il governatore romano Gabinus ricostruì Samaria intorno al 55 a.C.

Nel 27 a.C., Cesare Augusto assegnò Samaria, insieme a molti altri siti, a Erode il Grande, che in onore dell'imperatore le diede un nuovo nome, Sebaste, che in greco significa Augusto. Erode fece edificare un teatro, uno stadio e molti altri edifici pubblici. Avviò inoltre la costruzione di un grande tempio e lo dedicò a Cesare. Le rovine di tutti questi luoghi sono ancora oggi visibili.

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