Moschea Al-Aqsa
La moschea di al-Aqsa (Masjid Al Aqsa), che significa "la moschea più lontana", è il terzo luogo più sacro dell'Islam sunnita. Il sito, in cui si trova la Cupola d'Argento, segnala il punto in cui il profeta Maometto è stato trasportato dalla Moschea sacra della Mecca ad al-Aqsa durante il "Viaggio Notturno". La Moschea di al-Aqsa in origine era una piccola casa di preghiera costruita dal Califfo Rashidun Umar, poi ricostruita e ampliata sotto il califfato Omayyade Abd-al Malik, e finalmente completata dal figlio di Al Walid nel 705 d.C. Dopo un terremoto nel 746 d.C., la Moschea è stata completamente distrutta e ricostruita dal Califfo Abbaside Al-Mansur nel 754 d.C., e ricostruita ancora una volta dal suo successore Al Mahdi nel 780 d.C. Nel 1033 un altro terremoto ha distrutto la maggior parte di al-Aqsa, ma due anni dopo il Califfo Fatimide Ali As-Zahir costruì un'altra Moschea, che esiste ancora oggi.