Tomba di Rachele
Il libro della Genesi narra che Rachele fu sepolta sulla strada per Betlemme dal marito Giacobbe, che contrassegnò la sua tomba con una stele. Da allora, la Tomba di Rachele è stata un importante luogo di pellegrinaggio ed è venerata da ebrei, cristiani e musulmani.
Sia Eusebio che il "Pellegrino di Bordeaux" citano l'esistenza della Tomba nei loro scritti risalenti al IV secolo.
Nel corso degli anni, l'edificio è stato sottoposto a varie modifiche. Durante il periodo delle Crociate, fu edificata sopra la tomba una cupola sostenuta da dodici archi. L'attuale santuario è stato costruito nel 1620 e da allora ha subito molteplici restauri. Nel XIX secolo, il banchiere e filantropo ebreo britannico, Moses Montefiore, aggiunse due sale al vestibolo quadrato originario conferendo alla tomba il suo aspetto attuale. La tomba è coperta da una grande roccia e da undici pietre appoggiate su di essa, che simboleggiano gli undici figli di Giacobbe ancora in vita dopo la morte della madre.
Il santuario si trova all'interno di un cimitero musulmano e per i musulmani è noto come Moschea Bilal Bin Rabah.