Città Vecchia di Betlemme
L'architettura tradizionale della città vecchia di Betlemme risale al periodo ottomano in Palestina (1515 – 1917) e si basa sui resti di edifici di epoche precedenti. Una passeggiata attraverso il centro storico di Betlemme offre splendide viste sulle strade curve di pietra, a volte sormontate da archi rocciosi, e sulle case a cupola con porte, finestre e piccole aperture finemente decorate.
Alcuni dei vecchi edifici residenziali sono ancora abitati dalla comunità locale betlemita, di cui fanno parte soprattutto i discendenti dei sette clan familiari che costituivano il tessuto sociale originario della città. Il vecchio nucleo di Betlemme è costituito da sette quartieri storici:
1) Al-Najajreh è il più antico dei quartieri della città e si trova a ovest di piazza della Mangiatoia. Prende il nome da uno dei clan degli arabi ghassanidi che si stabilì nella zona.
2) Al-Farahiyeh si trova lungo via della Stella. Prende il nome da un patriarca, Farah ("gioia" in arabo). La sua famiglia emigrò dalla zona di Wadi Musa, ora in Giordania, e si stabilì a Betlemme dopo un pellegrinaggio.
3) Al-Tarajmeh ("traduttori" in arabo) è stato fondato durante il periodo dei crociati dalle famiglie formate da uomini francesi, italiani e spagnoli che lavoravano come traduttori per i frati francescani e che sposarono donne arabe di Betlemme e delle zone limitrofe.
4) Al-Anatreh, quartiere situato a sud della Chiesa della Natività, si è formato durante i 400 anni dell'epoca ottomana. Fu avviato da una tribù giunta dal villaggio di Antar (che significa "coraggioso"), vicino a Herodion.
5) Al-Qawawsa è stato costituito nel XVIII secolo da immigrati arabi cristiani della vicina città di Tuqua.
6) Al-Hreizat è stato fondato a nord di piazza della Mangiatoia da una tribù di Um Tuba, un villaggio a sud di Gerusalemme.
7) Al-Fawagreh è stato fondato dai clan del villaggio di Fagur, dopo aver stipulato nel 1780 un'alleanza con le tribù di Betlemme per non pagare le tasse agli ottomani.
