Non c’è modo migliore di esplorare i ricchi orti di Jenin se non attraversandoli a piedi. Durante la primavera, splendidi tappeti di khobezeh (malva comune) che si estendono lungo i confini di quelli di orzo e grano attendono gli escursionisti. Magari qualcuno di voi non sa che questa pianta è una delle prelibatezze primaverili. Le foglie della pianta, tra l’altro molto salutari, hanno un sapore magnifico se saltate con cipolle e olio d’oliva. Fiori selvatici crescono ovunque e aggiungono colori vivaci alla verdeggiante natura del luogo; tra questi troviamo ciclamini, anemoni, mostarda selvatica, tulipani di montagna e varie specie di orchidee.

L’area offre una spettacolare esperienza sensoriale, specialmente durante la primavera, dove tutto è di un color verde brillante e pronto ad essere raccolto e mangiato nel tragitto. Immaginate di attraversare verdi campi di cipolle punteggiati da piante di finocchio. Ovviamente, nel rispetto del duro lavoro del contadino, assicuratevi di assaggiare solo una piccola parte del suo raccolto e, quando possibile, chiedete il permesso al proprietario prima di concedervi l’assaggio. I contadini palestinesi sono molto generosi e spesso condividono il loro raccolto con i passanti. Quindi, oltre ad essere invitati per una tazza di te o caffè (quando possibile), potreste essere invitati ad assaggiare della lattuga freschissima o una manciata di mandorle verdi da gustare lungo il cammino.

Avere una guida palestinese cresciuta nella zona o qualcuno che parli arabo fluentemente può rivelarsi un grande vantaggio nel vostro trekking. Quella persona potrebbe presentavi agli altri abitanti dell’area e introdurvi ad una varietà di personaggi locali – per esempio, i beduini, che conducono una vita semplice e si prendono cura dei loro animali, o gli instancabili contadini, che spesso vedrete sui loro trattori, intenti ad arare i loro campi.

Se volete passare un weekend nella regione di Jenin e camminare lungo un sentiero particolare e riconosciuto, potrete seguire la compagnia Masar Ibrahim al-Khalil (www.masaribrahim.ps). Iniziate il weekend con un trekking da Rummana a Burqin, dove potrete passare la notte, e il giorno dopo continuate in direzione di Arraba. Il cammino vi porterà attraverso boschetti di imponenti, antichi ulivi di origine romana e in terre punteggiate di frammenti di ceramiche arancioni, anch’esse risalenti all’epoca romana. Uno dei siti importanti nell’area è l’elegante chiesa di Burqin, che si crede essere il luogo in cui Gesù guarì dieci lebbrosi dalla loro malattia (Luca 17:11-19). Il centro storico di Arraba è anch’esso un luogo da non perdere. La città è conosciuta per i suoi splendidi palazzi risalenti al periodo ottomano. Le magioni furono costruite dalla famiglia Abd el-Hadi che era attivamente inserita nella politica locale e internazionale.

Pernottare presso una famiglia locale (possibile in molti luoghi in tutta la Palestina) offre un’interessante alternativa alla tipica guesthouse o hotel. Passare del tempo con la famiglia ospitante può offrirvi uno spaccato realistico della cultura palestinese, delle sua tradizioni e della sua cucina; e se avete studiato l’arabo, può rivelarsi indubbiamente una grande opportunità per praticarlo. Le famiglie spesso preparano prelibati piatti tradizionali come il maqloubeh (letteralmente “rovesciato”, un piatto a base di riso e verdure con pollo o carne) o i warak dawali (foglie di vite ripiene di riso), che raramente troverete nei ristoranti.

Consiglio di viaggio: Jenin può essere raggiunta ad un prezzo ragionevole da Ramallah o Nablus. I taxi condivisi possono portarti nei villaggi più piccoli nell’area di Jenin per un prezzo che va dai 5 agli 8 shekel a testa.