La città di Tulkarem si trova a 15 km ad est del Mar Mediterraneo e 88 km a nordovest di Gerusalemme; è accessibile con il trasporto pubblico da Ramallah o Nablus.
Le colline della città si trovano tra i 55 e i 120 metri sopra il livello del mare e offrono una visione sulla costa mediterranea. I confini della città però costeggiano la Linea Verde e il muro di separazione, che i cittadini palestinesi non possono attraversare senza un permesso speciale delle milizie israeliane.
Tulkarem, come molti altri posti in Palestina, ha una ricca e lunga storia. L’area fu colonizzata dai Cananei nel terzo millennio a.C. e nei dintorni sono state trovate le loro tombe. È poi diventata un luogo romano chiamato Birat Soriqa. Da allora, la popolazione della città è aumentata floridamente grazie al ricco terreno e alla disponibilità d’acqua.
Durante il periodo islamico, la città fu chiamata Tor Al-Karm, “la montagna dei vigneti”. Durante la metà del diciassettesimo secolo il dialetto locale la trasformò in “tul”, e da allora è stata conosciuta come Tulkarem.
Nel periodo ottomano, Tulkarem acquisì grande importanza dal momento in cui divenne capitale della regione. L’attraente centro storico risale a quei tempi. Al-Saraya, un palazzo che fu sede del governo ottomano, è uno dei luoghi di attrazione della città. La struttura del palazzo include due piani e molte stanze, con un tetto strutturato in una molteplicità di cupole. Quando la città passò al dominio Giordano, l’edificio fu utilizzato come sede del comune di Tulkarem. Da allora in poi, fu diviso per poter creare due scuole. Nel 1994, il secondo piano è diventato un centro culturale.
Durante il periodo ottomano, Tulkarem fungeva da snodo tra la tratta ferroviaria costiera che si estendeva dal nord di Haifa fino al Cairo e una parte del tratto ferroviario Hejaz che portava a Damasco. Il tunnel ottomano (Al-Kharq) che si trova vicino alla citta di Bala’a, a circa nove km nordest di Tulkarem, è uno splendido esempio architettonico. Ad oggi, può essere attraversato a piedi e dispone di abbastanza illuminazione per le passeggiate.
L’interessante museo archeologico di Tulkarem, situato in centro, offre uno spaccato nella storia della regione e contiene numerosi artefatti dal periodo romano in poi, così come oggetti del periodo mamelucco che furono scoperti nel cimitero della città nel 2010.
Ci sono due campi profughi nelle vicinanze: Tulkarem Refugee Camp è il secondo campo profughi più grande della West Bank. I suoi rifugiati vengono originariamente da villaggi nelle aree di Haifa, Jaffa e Cesarea. Nour al-Shams (la luce del sole) Refugge Camp si trova all’ingresso orientale della città. Qui i profughi provengono generalmente dai villaggi attorno ad Haifa.
Circa 3 km a sud di Tulkarem si trova il villaggio di Irtah, con il sito storico di Khirbet Irtah a sud della città. Al centro delle rovine di Khirbet Irtah vi è una pressa per il vino in pietra pavimentata con un mosaico bianco. E’ circondata da mosaici squadrati su tutti i lati e vi sono anche le rovine di numerosi pozzi e grotte. L’edificio storico più imponente e conosciuto è il Tempio delle Figlie di Giacobbe (Maqam Banat Yaqub). Il pian terreno del tempio è una struttura romana mentre il piano superiore risale al periodo islamico. Il tempio contiene due sale con due cupole e un giardino esterno che ricorda l’architettura islamica.
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