Sono ormai sei anni che festeggiamo l’inserimento della Chiesa della Natività e il Cammino dei Pellegrini (chiamato anche Via di Acri) di Betlemme all’interno dei Patrimoni dell’Umanità della lista UNESCO, dal 29 Giugno 2012. Il momento solenne che ha posto gli occhi di tutto il mondo su questo eccezionale luogo di culto e di grande valore culturale è stato seguito da importanti accordi per restaurare la Chiesa. L’antico complesso architettonico che segna il luogo della nascita di Gesù sta lentamente riacquistando la sua gloria. Si aspetta con trepidazione la rivelazione finale delle parti in restauro della Chiesa.

Già nel 2014, gli antichi terrazzamenti di Battir furono inscritti nell’elenco UNESCO sotto il nome di “Paesaggio Culturale di Gerusalemme Meridionale”. La nomina portò grande attenzione al villaggio, che divenne uno dei luoghi più visitati in Palestina a scopo ricreativo naturale. Sia locali che turisti vengono a Battir per godersi una camminata nella vallata o riposarsi in un ristorante con visuale sulle antiche colline a terrazzamenti. Le terre di Battir furono messe a rischio dalla costruzione del muro di separazione israeliano. Molte persone sono convinte che l’inserimento nell’elenco UNESCO abbia protetto il sito da questo triste destino.

Infine, solo un mese fa, abbiamo scoperto dell’inserimento di due nuovi siti all’interno della lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO – uno appartenente al Burkina Faso e l’altro alla Palestina. Il 7 giugno 2017, la città vecchia di Hebron (Al-Khalil), un complesso architettonico ben preservato che risale ai tempi dei Mamelucchi (circa dodicesimo secolo), ha preso posto nella lista. L’area fu inizialmente abitata durante il periodo cattolico (attorno al 3000 a.C.), il che rende Hebron una delle città più antiche al mondo. La città vecchia di Hebron è anche sede della Tomba dei Patriarchi, o Al-Haram al-Ibrahimi, dove si crede che siano sepolti i grandi padri fondatori delle tre religioni monoteistiche assieme alle loro mogli.

Tutti i siti inclusi nella lista del Patrimonio dell’Umanità devono essere riconosciuti come dotati di un valore unico universalmente riconosciuto ed avere almeno uno dei dieci criteri di selezione speciale scelti dall’UNESCO come, ad esempio, rappresentare un eccellente tipologia di architettura o di tecnologia o di territorio che mostra una fase particolare e significativa nella storia umana, o ancora essere un’area di eccezionale bellezza naturale con importanza estetica. Dopo che un paese partecipa alla Convezione sul Patrimonio dell’Umanità e alcuni dei suoi luoghi vengono inseriti all’interno di tale lista, il prestigio che ne deriva aiuta a sensibilizzare e a contribuire sulla conservazione dei luoghi stessi.

I tre luoghi della Palestina appartenenti al Patrimonio dell’Umanità sono stati anche inseriti nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità in Pericolo, che fa parte del sistema creato per rispondere in maniera efficace a necessità specifiche di conservazione. Permette di accedere immediatamente all’assegnazione del Fondo di assistenza per i Patrimoni dell’Umanità ed è stata pensata per allertare la comunità internazionale sui luoghi in pericolo.

Senza dubbio, la Palestina ha moltissimi posti che potrebbero essere qualificati per entrare a far parte dei Patrimoni dell’Umanità. Vi sono circa 13 luoghi che sono già iscritti all’elenco provvisorio e che potrebbero essere considerati per un prossimo accesso:

  • Jericho Antica: Tell es-Sultan
  • Porto di Anthedon (Gaza)
  • Sito Battista: Al-Maghtas (Jordan River)
  • Al-Bariyah: natura con monasteri(Jerusalem Wilderness)
  • Monte Gerizim e i Samaritans (Nablus)
  • Città vecchia di Nablus e dintorni (Nablus)
  • Qumran: Grotte e Monastero delle Pergamene del Mar Morto
  • Sebastiya (Nablus)
  • Tell Umm Amer (Gaza)
  • Villaggi dei Troni (Vari luoghi nella West Bank)
  • Foresta di Umm Al-Rihan (Jenin)
  • Wadi Gaza Coastal Wetlands
  • Wadi Natuf e la Grotta di Shuqba (est di Ramallah)

Per saperne di più riguardo i vari luoghi in Palestina, visita il nostro sito www.visitpalestine.ps o contatta il Visit Palestine Information Centre a Betlemme al numero (02) 277-1992 o per email info@visitpalestine.ps