Ceramica

La storia dei popoli che hanno abitato la Palestina può essere vista nella grande varietà di disegni in ceramica trovati in tutta la regione. Alcune scoperte risalgono a 5000 anni fa. Durante il periodo romano, le ceramiche prodotte in Palestina hano raggiunto nuovi apici. Gli artigiani palestinesi avevano la fama di essere i più abili artigiani della regione. Erano ingrado di riprodurre qualsiasi stile proveniente da tutta l’area del Mediterraneo, non importa quanto delicato ed elaborato fosse. La semplice argilla di ceramica era una parte essenziale della vita quotidiana di quei popoli prima e durante tempi biblici. Oggetti comuni includevano utensili da cucina, lampade, brocche, pulsanti, e anche i giocattoli e giochi. Frammenti di ceramica venivano anche utilizzati per scrivere. La durevole ceramica di argilla era indispensabile per la conservazione, a causa della sua straordinaria qualità di mantenere il suo contenuto quasi asciutto e prevenire il decadimento e la corrosione. Ad esempio, numerose pergamene del Mar Morto sono state trovate chiuse in enormi vasi di argilla che li avevano conservati per quasi 2000 anni. Recentemente, artigiani immigrati armeni, specializzati nella produzione di piastrelle e ceramica dipinta, hanno introdotto la loro versione di questo artigianato in Palestina. Coloratissimi modelli e semplici disegni a mano su ceramica e vetro soffiato hanno un fascino tale da evocare le sue origini fenicie.

Tappeti

I tradizionali tappeti beduini vengono tessuti da una macchina manuale di legno, chiamata noul, utilizzando filati tinti a mano di lana di pecora indigena Awassi. I disegni e i modelli erano basati su motivi folcloristici locali ed alcuni ornamenti sono ancora presenti in alcuni villaggi palestinesi. Alcuni delle più antiche fabbriche, a conduzione familiare, sono tuttoggi attive a Gaza, anche se tappeti personalizzati e prodotti a macchina stanno diventando popolari tra la popolazione locale.